domenica 16 settembre 2007

Saturday night fever

Wow, che bello, stasera si va a ballare!!
Approfittando delll'assenza del Giardina, che all'inizio della nostra love story mi mentì spudoratamente dicendo che certo, il "Supermarket" (discoteca rock in zona Via Stradella) non gli piaceva un granché, ma potevamo andare ballare in qualche altro posto dove c'era bella musica (mi avete mai sentita dire: "Stasera Giardina mi porta a ballare" o ancora, l'avete visto mai davvero ballare???), mi aggrego ad Ale e Dani per il sabato sera.

Andiamo in un locale russo, atmosfera curiosa e musica anni '80-'90, pop-rock inglese e americano. Beviamo qualcosa, io prendo un "Baby Guinness" ossia un bicchierino da vodka con Guinness e Baileys e non mi spingo oltre, date le mie scarse potenzialità nel reggere l'alcol. I miei compari, il gatto e la volpe, prendono una Vodka Lemon e un Cuba Libre.

Dopo aver scrutato i personaggi del posto e aver stabilito che fa troppo caldo, decidiamo di spostarci in un una specie di disco pub. Scendiamo al piano di sotto, dove le due cubiste vestite da wonder woman dei poveri (top e pantaloncini inguinali), ci salutano con un ancheggiamento che vuole essere sexy, ma che in realtà le fa assomigliare a due muratori che ballano: fisico prestante, ma poca grazia.

La sala è abbastanza piena: al centro le donne, di ogni taglia e dimensione, che come trampolieri con problemi di equilibrio sfoggiano tacchi altissimi e capelli appena sfornati dal parrucchiere (impossibile prenotare un appuntamento il sabato), abbinati a vestiti da matrimonio con accessori combinati di gusto opinabile.
Ai lati gli uomini, per lo più con una pinta di birra in una mano e una bottiglia di superalcolico nell'altra. Sguardo vitreo, faccia rubiconda e mobililità zero.
Ho appena finito il pensiero ed ecco che mi ritrovo spinta in avanti da un colpo di pancia di una donnona in verde paillettato (quest'anno la paillette la fa da padrona) che si fa strada in mezzo alla pista. La cattiveria paga sempre.

Verso le 11.30 assistiamo alla prima mini-rissa: non so bene come, un ragazzo si ritrova per terra e si fa male con dei cocci di vetro, per terra anche loro. I buttafuori lo portano su per le scale di corsa. Tutti si girano per guardare e poi riprendono le loro attività: c'è chi si muove, chi si muove a tempo, chi sculetta dando colpi ai vicini, chi si struscia contro quello/a dietro/davanti, chi ha finito la birra e va a prenderne un'altra.
Verso le 00.15 una specie di litigio tra due ragazzi viene sedato dai rispettivi amici. Una ragazza grida contro quello che potrebbe essere il fidanzato e lui cerca di calmarla. La panzona verde continua a fare su e giù e io non riesco a fare nemmeno un paio di passi funky che stanno bene sulla musica. Uffa.

Dopo un'ora filata di techno soft e revival dance anni '90 ("Rhythm is a dancer" tanto per capirci), facce maschili tonte intorno e culone sgraziate e inondate di profumo che riducono il mio spazio vitale e la mia pazienza, decidiamo di uscire, anche perché tra poco il locale chiuderà. E' l'una e mezza e ho lenti appiccicate agli occhi. Gli altri vanno in un altro pub, io a casa.
La prossima volta vado a teatro.

p.s. Per avere un'idea delle panzone e culone, vi consiglio di vedere questa gallery:

http://www.flickr.com/photos/gensuke/453796087/in/set-72157594493664260/

5 commenti :

Bo ha detto...

madò.. e che è...

meli ha detto...

diosanto.
che pauraaaa.

però vi dirò.
un vestitino attillato di paillettes verdi me lo metterei anche io.

sara non demordere.
noi crediamo in te.

e ovviamente la prima cosa che farò domani sarà comprare guinness baileys e quell'altra cosa che ora non ricordo per provare il tuo shottino.
yuppiii

Anonimo ha detto...

...BEI TEMPI QUANDO A VENT'ANNI RIUSCIVI A REGGERE, TSK.
ADESSO CONVIENE CHE VAI A TEATRO...

Verònica ha detto...

Miodio Sasà... Magari ti sentivi strana perchè non portavi la guiness in una mano e la bibita mega-alcoolica nell'altra mano... E io chi pensavo che i francesi erano strani...

meli ha detto...

i francesi SONO strani