mercoledì 17 ottobre 2007

Io, Giardina e la Traviata


Ho portato Giardina all'opera. La Traviata. Che ci crediate o no, non si è addormentato.
20 euro di posto, affarone, peccato che fossimo quasi dietro al palco anzi, senza quasi, dietro al palco, in diagonale. Però vuoi mettere, vedi le schiene degli attori, più un sacco di particolari interessanti, ad esempio se entrano in scena con il personaggio già pronto o vi si immergono dallo sfondo alla scena, o ancora se quelli dietro cantano o fanno finta.
C'era una parte che prevedeva un ballo in maschera e un vecchietto che si metteva la mascherina al rallenty...fossi stata davanti non l'avrei visto.

Il primo atto è andata di lusso, gli attori passavano sotto l'arco del palco (quello che di solito regge lo sfondo, dove si attaccano le tende, le scenografie, ecc) e si poteva scorgere assolutamente tutto; il secondo atto è andata così così (hanno deciso di mettere delle tende rosse un po' drappeggiate che hanno ridotto la visuale); il terzo atto saluti, più immaginazione che altro (l'arco era interamente coperto da lunghe tende bianche).
Però la soprano che impersonava Violetta aveva una voce pazzesca, da vero usignolo lirico ben allenato. Certo non era carina, né credibile al 100% visto che avrebbe dovuto essere giovane e invece aveva già una certa età, ma almeno non era cicciona, anzi si muoveva in modo aggraziato. 1-0 contro il mito che tutte le cantanti liriche sono grasse.

Come in quasi tutte le opere che si rispettino la storia è tristissima, ti fa venir voglia di prendere a calci uno dei personaggi, di solito il cattivo o lo stupido della situazione, in questo caso il padre di lui (il famoso Alfredo di "Amami Alfredo"), a tratti risulta un po' difficile o lunga da seguire, ma alla fine sei contenta di averla vista, perché gli attori erano bravi, perché le musiche erano belle, perché ti hanno emozionato almeno un po'.

Oddio, parlo per me, visto che tutto quello che è riuscito a dire Giardina, oltre all'evidente noia (solo a tratti però, bisogna riconoscerglielo), è stato che era uno spettacolo "desueto".

La prossima volta lo porto al circo.

2 commenti :

meli ha detto...

ma la traviata è difficile e strugente. non è che ci si potesse aspettare grande coinvolgimento da quel pezzo di marmo lì.

Andrea ha detto...

Sì, estremamente struggente... vuoi mettere come è struggente un ciccione che se ne sta con le mani sui fianchi come un Napoleone e mentre gli entrano le mosche in bocca racconta menate in un italiano ridicolo ad una povera vecchia?! Struggente... ci vuole solo un po' di immaginazione!