Indiana Jones e i maniaci

Cinema Medusa. Ultimo Indiana Jones. Io e Giardina in quarta fila, posto centrale.
Ci avviciniamo e vediamo che il nostro posto è occupato da un tipo. Massì, tanto il cinema è abbastanza vuoto. Quindi gli dico: "Abbiamo quel posto, ma non importa. Ci mettiamo qui. Al massimo, se arriva qualcuno ci spostiamo".
Il tipo mi guarda con la faccia da carpa al vapore e mi fa un cenno con la testa. Ha capito.
"Va be', allora mettiamoci qui", dico a Giardina, sottintendendo che possiamo lasciare un posto vuoto tra noi e la carpa, tanto sta per iniziare il film e non si vede ancora nessuno.
"Ma no, mettiti lì, che poi lo sai che arrivano sempre". Gli alieni? Altre carpe? Ma è tardi ormai. "Dai dai, siediti". Eccoci qui. Giardina. Io. La carpa.
Dai primi trailer dei film che precedono Indiana Jones la carpa proferisce qualche parola. Sarà l'inizio. Succede.
Ma no. Continua. Con un ritmo di 1-2 commenti ogni 2 minuti. E via, profusione di "Noo, ma cosa succedeee???", "Minkiaaaaa", "Si, va be' come al solito...", "Col cavolo..." eccetera eccetera.
Quello che si dice uno spettatore partecipe. Troppo partecipe. Ovviamente i fantomatici personaggi che dovevano sedersi vicino a noi dall'altro lato non sono arrivati.
Ogni tanto stringo il braccio a Giardina per fargli intendere che il tipo è un po' fuori. Niente, non si gira neanche. Lo guardo, cerco di simulare un colpo di tosse, ma rimane imbambolato davanti allo schermo. Così, fino alla fine del film.
Finalmente all'uscita mi sfogo: "La prossima volta ti siedi tu vicino ad uno sconosciuto. Questo qui era pazzo. Ha commentato tutto il tempo. Ma non te ne sei accorto?????"
"No, guardavo il film".
"Ho capito, ma non ti sei accorto che ti stringevo il braccio e mi giravo verso di te?"
"Sì, ma pensavo che fosse per affetto".
"Sono preoccupata".
"Per me?"
"No, per la mia sicurezza... perché anche fossi stata seduta vicino ad un pazzo maniaco non te ne saresti accorto".