venerdì 27 luglio 2007

Partire o restare...questo è il dilemma...

Funziona così. Ti fidanzi e uno che ti piaceva un casino, ma che prima non ti si filava neanche per leccare un francobollo, ti confessa che ti ama.
Cerchi un paio di scarpe per ore, giorni e mesi e poco dopo che ne hai comprate un paio più brutte e più care per disperazione le trovi in un negozio sperduto a metà prezzo.
O ancora, cerchi un lavoro decente a Torino, ne trovi uno molto carino a Milano, poi un altro carino in Irlanda, ti trasferisci e 2 giorni dopo ti propongono un lavoro fikissimo. A Torino. Da settembre.
E che dire se non: "Ma porc...proprio adesso???".

Adesso è oggi, giornata in cui ho trovato una casina dignitosa per il modico prezzo di 1000 Euro al mese, ma almeno ci sono due stanze vere, piccole, ma ci sono...inoltre è super in centro, per chi di voi ama le zone vivaci tipo via Vanchiglia...ovviamente mi sono assicurata che il divano biposto nel mini salotto fosse in realtà un divano letto per ospitare coppie di amici, amiche single, amiche + irlandese occasionale di una sera, etc.

Comunque. In certi momenti mollerei tutto e tornerei indietro...ad esempio quelle due volte al giorno in cui piove a tradimento e io mi ostino ad andare in giro senza ombrello e le macchine ti schizzano da capo a piedi, quelle volte in cui cerco un posto per pranzare e nell'80% dei casi si tratta di Mc Donald, Burger King e amici, o ancora quando cerco vedo quanto costa vivere qui...oltre al fatto che fa tanto ribelle e contro le convenzioni e tanto ultima puntata di Sex & the City, ovviamente...;)

In altri, però, mi succedono cose simpatiche, tipo un ragazzo indiano che mi ferma, mi chiede se sono Italiana e mi dice di andare a suonare i campanelli e chiedere se affittano case in zona e di non essere timida e poi conclude, "Se il destino vorrà, ci rivedremo"...il tabaccaio del Bangladeshche attacca bottone e mi fa i complimenti per l'Inglese...un giro in Temple Bar dai mille negozi e dalle mille persone diverse...i musicisti in Grafton Street...scoprire mille cose nuove ogni giorno e non sapere come andrà il giorno dopo...

Che dite, resto o torno a casa?

3 commenti :

capullo ha detto...

Ciao,

è tutto qui. Hai detto tutto: l'inizio è sempre difficile. Lo dico ancora, ma forse ti servira. Quando sono arrivato a Torino un' anno fa, per cercare un appartamento in 3 giorni senza sapere l'italiano, con 39 gradi di temperatura, da solo, ti giuro che anch'io ho voluto andarmene più di una volta. E i primi mesi sono sempre difficili.
Ma poi... poi... scopri la via Garibaldi, piazza Castello, Piazza Vittorio, scopri una citta, che comincia a piacerti. E poi la vita scopri una famiglia, scopri amici, aperitivi (sempre vicini a Via Vinchiglia...)... E poi un giorno scopri che puoi capire la gente e farti capire, scopri che puoi ridere con loro, e quando ti senti bene, è di nuovo ora di andartene. E questo treno, questo aereo che volevi prendere i primi giorni in cui sei arrivato(a), non lo vuoi più prendere, perché questa citta, questa gente, sono diventati una parte di tu, che fa che non sarai mai più la stessa persona.

Corragio ! è solo l'inizio che è difficile ! Se vuoi, ti portiamo uno zibellino per sentirti meno sola !

Claude ha detto...

ciao da un luuupoooo!!!!!!!!!!!sugnu cuntentu che sei diventata una scrittrice direi. sei bbbbrava a raccontare!!!!!!!!contina e sei fforte.
come sono le fimmine da quelle parti?
baci e abbracci

ahuuuu!!

sarah ha detto...

Ti lascio solo un link, molto esemplificativo:

http://gensuke.blogspot.com/2007/06/la-carica-dei-101-cessi.html